Dohány utcai Zsinagóga (Grande sinagoga) – Budapest

La Sinagoga di Budapest anche chiamata Sinagoga Dohány, dal nome della strada del quartiere Pest in cui si trova, è il più grande edificio di culto ebraico d’Europa, capace di accogliere fino a 3000 persone, e la seconda nel mondo, dopo quella di New York.

Fu costruita in stile bizantino-moresco tra il 1854-59 su progetto di Ludwing Förster.

La bellezza e l’imponenza della costruzione raccomandano senz’altro una visita.

All’esterno due torri alte 43 metri con le cupole a cipolla sovrastano l’edificio ricoperto da mattoni colorati e decorazioni in ceramica.

L’interno è spettacolare. Belle le gallerie a due piani realizzate in legno (una per gli uomini, una per le donne come vuole la tradizione ortodossa), le vetrate artistiche e le ricche decorazioni della volta.

Durante la costruzione una parte della comunità ebraica giudicò eccessivo lo sfarzo degli interni (foto), un miscuglio di elementi bizantini, arabi e gotici, che mal si addiceva ad un luogo di preghiera.

Bombardata nel 1939, danneggiata durante l’occupazione nazista e, soprattutto, durante la battaglia per la liberazione di Budapest, nel 1991 presero il via i lavori di restauro terminati nel 1996 grazie ai quali la Grande Sinagoga è tornata a risplendere.

Nel giardino alle sue spalle, dove riposano in pace migliaia di Ebrei ungheresi morti nel ghetto durante l’inverno 1944-45 (Cimitero degli Eroi), si trova “L’albero della vita“, il commovente monumento all’Olocausto opera di Imre Varga, una scultura raffigurante un salice piangente sulle cui foglie è impresso il nome di quei martiri.

Il parco è anche dedicato alla memoria di Raul Wallenberg, Giorgio Perlasca e Mons. Angelo Rotta, tre grandi uomini che durante la seconda guerra mondiale salvarono dallo sterminio migliaia di Ebrei ungheresi.

Nelle vicinanze della Sinagoga si può visitare il Museo Ebraico dove una ricca collezione di oggetti religiosi ebraici, oggetti legati alla quotidianità ed immagini del ghetto raccontano la storia degli Ebrei d’Ungheria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *