Castel del Monte (AQ)

Sospeso tra le vette del Gran Sasso e la valle del Tirino, un miracolo di pietra prende forma sotto i nostri occhi: è Castel del Monte, annunciato dalla possente torre campanaria.
La durata dei ricordi, qui, è più dolce che altrove e si materializza, appena entrati nel borgo, in quei mirabili pezzi di architettura popolare che sono gli antichi portali, le finestre, i “vignali” (le scale esterne), gli archi di passaggio.
La compattezza dell’abitato, legata a questioni difensive, esigeva per la forte pendenza del terreno il modello della casa-torre.

Le abitazioni, disposte sulle direttrici parallele alle curve di livello (le strade principali) intersecate da vie di collegamento ripide e tortuose, si saldano le une alle altre attraverso archi e volte (gli “sporti”).
La visita del paese antico inizia da Porta San Rocco che un tempo faceva parte della cinta difensiva, ancora visibile.
All’ingresso dell’abitato sorge la chiesa di San Rocco, eretta dopo la peste del 1656 con una facciata “a vela” rettangolare.
Il toponimo Castellum de Montis rende chiaramente l’idea di centro fortificato incastonato tra le montagne.

  • XI sec. a.C., sono databili a quest’epoca i più antichi reperti della necropoli italica scoperta nella piana a sud del borgo.
  • IV sec. a.C.: la conquista romana porta alla costruzione, nella piana posta a mezzogiorno dell’abitato, di un pagus chiamato Città delle Tre Corone forse per via di una triplice fortificazione.
  • XI sec.: l’antico villaggio, abbandonato per sfuggire alle scorrerie dei barbari, viene sostituito con l’attuale Ricetto, la parte più antica di Castel del Monte che si sviluppa intorno al castello.
  • 1223: una bolla pontificia riporta per la prima volta il nome di Castellum de Monte.
  • 1298, i conti di Acquaviva prendono possesso del borgo che nel 1474 entrerà a far parte dei domini di Alessandro Sforza per poi passare ai Piccolomini.
  • 1501, le truppe aquilane legate alla Spagna penetrano nel borgo e lo saccheggiano perché rimasto fedele alla Francia.
  • 1579, Piccolomini cedono Castel del Monte e le terre circostanti ai Medici, i signori di Firenze, che lo governeranno in modo accorto e illuminato fino al 1743.
  • 1743-1861, il territorio passa ai Borboni, re delle Due Sicilie.
  • 1861, anche con l’Unità d’Italia, le porte del borgo vengono sbarrate la sera, al suonare dell’Angelus: il motivo, ora, è la paura dei briganti presenti in zona fino agli ultimi decenni del secolo.

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