Ortona

Ormai a pochi giorni da casa, ci fermiamo a Ortona, o meglio: a Lido Riccio, in un hotel che a dispetto dell’unica stella, era decisamente più confortevole e migliore di altri pluristellati.

Pregio impagabile?
Esci dall’hotel e senza attraversare nulla, sei in spiaggia
Difetto?
Visto il caldo, abbiamo dormito con le finestre aperte, ed essendo una lingua di terra compressa fra monti e mare larga qualche decina di metri, significa che la ferrovia passa talmente vicino all’hotel al punto che la prima notte ci siam spaventati pensando che il treno entrasse in camera dalla finestra.

Per il resto, cibo ottimo e sole “a catinelle”, pertanto perfetto relax prima dell’ultima tappa

Comunque sia, Ortona, merita davvero una visita:

Ortona (Ὄρτων, Hortòn in greco antico, Urtónë in abruzzese (fino agli anni trenta del Novecento conosciuta anche come Ortona a Mare) è un comune italiano della provincia di Chieti in Abruzzo. È il quinto comune provinciale per estensione territoriale.

La storia antichissima della città risale al popolo dei Frentani, che usava lo scalo commerciale come principale fonte economica del territorio.

Città romana dagli inizi del III secolo a.C. fino al V secolo, fu occupata, dopo la caduta dell’Impero romano di Occidente, prima dai Goti, poi dai Bizantini, dai Longobardi e infine dai Normanni che la incendiarono (XI secolo).

Risorta in epoca sveva tornò a fiorire economicamente.

Nel 1258 la città ospitò in maniera permanente nella Cattedrale le reliquie di San Tommaso Apostolo, diventando un punto di riferimento nel campo religioso.

Dopo battaglie varie con la città rivale di Lanciano, Ortona passò in mano a Jacopo Caldora che ricostruì la cinta muraria.

Fu città cara a Margherita d’Austria, che vi fece costruire Palazzo Farnese (seconda metà del XVI secolo).

Durante l’Ottocento fu rappresentata culturalmente da Francesco Paolo Tosti e Gabriele D’Annunzio.

Durante la Seconda guerra mondiale Ortona diventò capo marittimo della linea Gustav, con estremo opposto a Cassino, e tra il 21-28 dicembre del 1943, con la “battaglia di Ortona” visse uno dei periodi più tristi e tragici della sua storia, con la distruzione di gran parte del centro cittadino per la guerriglia urbana tra tedeschi e canadesi.

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