Isernia

Arriviamo nel capoluogo dell’omonima provincia in Molise, in un pomeriggio caldo e afoso, sotto un sole a picco tipico del sud Italia, che oggi conta circa 22.000 abitanti.

La città mi ha sempre incuriosito perchè, quando ero alle elementari, venne decisa l’istituzione della provincia, che risale al 1970 e con il nostro maestro, ne discutemmo.

Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d’Europa, nell’antichità fu una fiorente città sannita, capitale della Lega Italica e in seguito Municipium romano.

Nel XIX secolo, dopo l’unità d’Italia fu luogo di reazione borbonica anti-unitaria.

Per il bombardamento subito il 10 settembre del 1943, durante la seconda guerra mondiale, Isernia è stata insignita della medaglia d’oro al valor civile; a seguito di quel bombardamento, è nata la piazza san Pietro Celestino V, che è una delle piazze più importanti della città ed è situata nel centro storico (accoglie anche la Fontana Fraterna).

Il bombardamento, distrusse la maggior parte delle abitazioni che vi erano presenti facendo spazio alla nuova piazza; al giorno d’oggi, attraverso la differente pavimentazione, è possibile riconoscere dove erano allocate le vecchie abitazioni e la strada principale.

Su questa piazza è presente anche la chiesa della Concezione (a volte la piazza è chiamata “la Concezione”) e una statua del patrono d’Isernia San Pietro Celestino, oltre a due grossi vasi, che delimitano l’inizio della piazza, di probabile provenienza da una antica domus romana.

Fontana Fraterna

Annoverata fra le fontane monumentali d’Italia per la sua mirabile struttura architettonica, la fontana Fraterna è una delle opere più significative e più importanti nonché simbolo della città.
La fontana, composta da blocchi di pietra locale provenienti da un numero imprecisato di edifici nella città e da costruzioni di epoca romana, è formata principalmente da una serie di archi a tutto sesto.
Presenta diverse epigrafi incise su di essa, tra cui una dedicata agli Dei Mani.

Al centro della fontana c’è una lastra di marmo più grande delle altre, decorata con due delfini ed un fiore, proveniente da un edificio sepolcrale.
Si può affermare quindi che la fontana non risale ad un periodo storico preciso, ma che è testimone dei numerosi periodi storici che hanno attraversato la città.La fonte si trova in piazza Celestino V a seguito dei bombardamenti del 1943; in precedenza si trovava in piazza della Fraterna, da cui prese il nome.

Cattedrale di San Pietro

È la chiesa più importante della città, cattedrale della diocesi di Isernia-Venafro è dedicata a San Pietro Apostolo e si trova in piazza Andrea d’Isernia.
L’edificio attuale sorge su un antico tempio pagano italico del III secolo a.C. di cui è rimasto integro l’intero podio da cui è possibile ricostruirne la forma.
Il tempio era un capitolium, cioè un tempio dedicato alla triade capitolina che aveva l’ingresso dalla parte opposta rispetto alla collocazione attuale.
In epoca medioevale venne costruita una cattedrale di stile greco-bizantino che rispettava la disposizione del precedente tempio pagano.
Nel 1349 questo edificio fu distrutto completamente da un terremoto e venne costruito un nuovo edificio nella disposizione moderna.
Agli inizi dell’800 un nuovo terremoto lesionò gravemente la chiesa che venne ricostruita nella stessa sede ma di dimensioni maggiori e di aspetto molto simile a quello attuale.

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