Breslavia – Iglica e Padiglione delle Quattro Cupole

Nel 1948 davanti alla Sala del Centenario è stata collocata una guglia in acciaio alta 90,3 m (originariamente l’altezza era di 106 m) per 44 tonnellate di peso.
Il monumento, denominato in polacco “Iglica”, fu progettato dal professore Stanislao Hempel.
L’inaugurazione è avvenuta il 4 luglio 1948, in occasione della WZO, l’Esposizione dei Territori Riconquistati (21 luglio – 31 ottobre). Esso doveva essere uno dei simboli della rioccupazione dei territori occidentali da parte del regime sovietico.
La base di tre piedi è attaccata con forza a terra mediante grossi bulloni. La struttura di notte è illuminata in modo suggestivo grazie ai riflettori posti alla sua base.
Originariamente, nella parte superiore, la guglia terminava con un scudo simile ad un ombrello con otto spicchi, che probabilmente garantiva uno straordinario effetto di luce. Purtroppo il 23 luglio 1948, a causa di un forte temporale, lo scudo, che veniva azionato da un motore elettrico, subì dei danni e la parte alta della guglia si piegò.

Fu particolarmente difficile rimuovere la parte danneggiata. L’intervento fu curato dal Club Alpino. A realizzare la rischiosa e spettacolare operazione furono due iscritti all’Università Jagellonica: lo studente di sociologia Wojciech Niedziałek e lo studente di medicina Zbigniew Jaworowski.

Iglica

Essi si arrampicarono fino in cima al monumento, utilizzando la stessa strumentazione adottata per le scalate su pareti verticali.
Solo l’operazione di salita sulla guglia durò 24 ore e 15 min., la rimozione della struttura richiese poi altre 6 ore. Per il lavoro svolto gli ‘eroi’ della Guglia non vollero alcun compenso, il comune rimborsò loro solo le spese di viaggio, il vitto e l’alloggio.
Negli anni ’50 è stata tagliata la punta fatta di tubi che nel frattempo si erano arrugginiti. E’ stata così ridotta l’altezza della struttura fino ad arrivare ai circa 90 metri attuali. La guglia è stata posta orizzontalmente in occasione di due interventi di manutenzione avvenuti nel 1964 e 1979. Un ulteriore intervento di manutenzione c’è stato il 23 agosto 2016. Proprio in questa occasione è stata effettuata una precisa misurazione che ha rivelato sbagliata l’idea che il monumento fosse alto sei metri in più.
Sulla torre più volte sono state issate bandiere: quella di “Solidarność”, durante il periodo della legge marziale, e quella del Tibet l’8 settembre del 2008, installata da un gruppo dell’associazione “Giovani Wroclaw” in segno di solidarietà con il popolo tibetano.
Nel 2007 la guglia è stata trasformata nel più grande albero di Natale d’Europa.
Essa è uno dei simboli della città, immagine spesso presente nei loghi di società di Breslavia o di agenzie di incoming che promuovono la città. Il monumento ha dato anche il nome ad eventi che la città ha ospitato. Tra questi il torneo di scacchi del 1985 o il concorso dedicato agli artisti della Bassa Slesia, entrambi gli eventi erano denominati “O Złotą Iglicę”.

Il celebre Padiglione di Breslavia, detto “delle Quattro Cupole”, è un edificio realizzato agli inizi del XX sec. E’ un bellissimo esempio di modernismo e dal 2006 fa parte della Lista dei beni patrimonio dell’Unesco.

Pawilon Czterech Kopul

Esso e sorge all’interno di una piazza quadrata. In corrispondenza del centro di ogni lato della piazza è presente una sala coperta da una cupola.

L’edificio dopo essere stato chiuso al pubblico per circa 70 anni è tornato disponibile alla fruizione di tutti il 25 giugno 2016, durante le celebrazioni degli eventi di Breslavia, Capitale Europea della Cultura 2016. Attualmente ospita il Museo di Arte Contemporanea, che è parte del Museo Nazionale di Breslavia.

La struttura originale è stata realizzata tra il 1912 e il 1913 su progetto dell’architetto Hans Poelzig per l’esposizione realizzata in occasione del centenario della Battaglia di Lipsia. Fu una delle prime occasioni in cui venne utilizzato il cemento armato per la realizzazione di un edificio.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale il complesso fu utilizzato come sede dalla casa di produzione cinematografica Wytwórnia Filmów Fabularnych, che ha avuto un ruolo importante nella storia del cinema polacco. Le ampie sale interne sono state suddivise in spazi più piccoli per adattarle alle esigenze cinematografiche.

Prima di collocarvi il Museo di Arte Contemporanea, il Padiglione è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione durato due anni e costato più di venti milioni di Euro, tredici dei quali provenienti da fondi dell’Unione Europea.

L’ammodernamento del Padiglione ha comportato il rifacimento della facciata e delle cupole. Quest’ultime sono state rivestite di rame naturale e riportate alla loro decorazione originale. Sono state sostituire le finestre e l’interno è stato ridipinto. L’aspetto più rilevante è stato tuttavia l’installazione di una copertura in vetro sopra il cortile centrale. Si tratta di un grande tetto trasparente, composto da pannelli di vetro di m 2,4 x 1,2. Il tetto che pesa circa 200 Kg poggia su una struttura in acciaio e si sviluppa per una superficie di 6.246 metri quadrati.

Pawilon Czterech Kopul

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