Danzica, 1 settembre 1939, Ore 04.45: Aggressione della Polonia – Assalto all’ufficio postale polacco di Danzica

La difesa dell’ufficio postale di Danzica fu, assieme all’attacco alla penisola del Westerplatte, la prima battaglia che diede l’avvio alla campagna di Polonia e segnò l’inizio della seconda guerra mondiale, svoltasi durante il primo giorno di guerra, 1º settembre 1939, attorno all’edificio ospitante l’ufficio postale polacco.

Preparazione polacca:

Il piano di difesa polacca, il piano Zachód (in italiano, “ovest”) prevedeva lo stanziamento delle truppe sul confine polacco-tedesco.

In questo modo la Polonia scartò l’idea di stanziare le truppe oltre la barriera naturale del fiume Vistola e del fiume San.

Questo era dovuto al fatto che i due fiumi scorrono internamente alla nazione, e non avrebbero permesso la difesa delle regioni più industrializzate e ricche di risorse, che si trovavano nella zona di confine.

Altro motivo di questa scelta fu il fatto che la linea Vistola-San non prevedeva neanche la difesa del corridoio di Danzica, tanto ambito dalla Germania, si temeva, infatti, che con la perdita del Corridoio la Francia e il Regno Unito avrebbero firmato con la Germania un trattato di pace simile all’accordo di Monaco del 1938.

Così, un terzo delle forze della Polonia vennero concentrate presso il corridoio di Danzica.

Preparazione tedesca:

Il piano tedesco, il Fall Weiß (che significa “Piano Bianco”) consisteva nello sfruttare il vantaggio della lunghezza del confine con manovre aggiranti.

Infatti, le unità tedesche dovevano invadere la Polonia da tre direzioni:
– Un attacco principale dalla Germania attraverso il confine occidentale della Polonia.
– Una seconda via di attacco dalla Prussia a nord e il raggiungimento del Corridoio polacco.
– Un terzo attacco doveva giungere da sud dall’armata della Slovacchia nazista.

Tutti e tre gli assalti dovevano convergere a Varsavia, mentre l’esercito polacco doveva essere circondato e distrutto.

La battaglia

Le forze paramilitari delle SS di Danzica attaccarono l’ufficio di Danzica della Poczta Polska (il servizio postale dello stato polacco) poco dopo l’inizio delle operazioni alla Westerplatte.

Gli impiegati, diretti da un sottotenente della riserva polacca e armati di sole pistole, si barricarono nell’edificio.

Dopo due scambi di colpi e una tregua momentanea durata due ore, i tedeschi fecero crollare ad opera di una unità di genieri d’assalto una parte dell’edificio riuscendo a fare irruzione; poiché i polacchi barricati nel sotterraneo rifiutavano di arrendersi, fecero filtrare benzina nell’interrato dandole fuoco.

I polacchi si arresero ma nonostante ciò due di essi che uscirono con la bandiera bianca furono uccisi subito.

Oltre ai 7 morti nell’attacco, tra i feriti portati all’ospedale cittadino altri 6 decedettero in seguito alle ferite mentre i 10 feriti superstiti, due dei 6 fuggiaschi e gli altri superstiti, per un totale di 38 persone, vennero fucilati in seguito dai tedeschi.

Il muro delle fucilazioni

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