Arrone

 Giungiamo ad Arrone, a metà mattina di una giornata che si preannuncia molto calda.
Ne approfittiamo per rinfrescarci nella piscina (deserta) e più tardi visiteremo le famosissime cascate delle Marmore, intraviste per strada.

Arrone è un comune italiano della provincia di Terni e che fa parte del club I borghi più belli d’Italia.

Il toponimo deriva probabilmente dai nobili Arroni, che sul finire del IX secolo avrebbero fondato il luogo, già documentato nel secolo seguente in riferimento a un membro della famiglia.

La storia (cronologia essenziale)

Una testa femminile in marmo risalente al II sec. AC ritrovata, testimonia la lunga storia di Arrone, insieme ad altri reperti come un cippo in travertino, una lastra marmorea con iscrizione, alcuni bronzetti e un sigillo provenienti forse da un santuario sulla cima del monte.

IX e X d.C., sulla spinta delle devastazioni di Saraceni e Ungari, gli insediamenti sparsi sui colli vengono abbandonati e la popolazione si accentra in luoghi fortificati.

Gli Arroni, nobili romani alla ricerca di un luogo tranquillo, arrivano in Valnerina, dove prendono possesso di uno dei promontori rocciosi sorti sulla palude del fondovalle.

Vi costruiscono un castello, primo nucleo del paese, fondando inoltre Casteldilago, Rocca Accarini, Papigno e altre fortificazioni nella valle.

1229, gli Arroni devono sottomettersi al Podestà di Spoleto, perdendo progressivamente terre, autonomia e prestigio.

1347, Arrone diventa Comune, liberandosi dalla plurisecolare signoria dei suoi fondatori.

1527, il territorio subisce il saccheggio della soldataglia di ritorno dal sacco di Roma.

1799, le truppe francesi saccheggiano e incendiano il paese, colpevole di essersi ribellato.

1817, Casteldilago perde l’autonomia amministrativa e diventa frazione del Comune di Arrone.

1860, Arrone entra a far parte del Regno d’Italia e suo primo sindaco è il capitano garibaldino Gaetano Turchetti.

Di grande interesse il castello di Arrone, la parte alta dell’abitato, che conserva l’impianto urbanistico medioevale, con le mura e i pittoreschi vicoli.

Da visitare:

  • la trecentesca chiesa di San Giovanni Battista con affreschi quattrocenteschi di scuola umbra
  • il campanile civico,
  • la torre “degli olivi”,
  • la cinquecentesca collegiata di Santa Maria e l’ex convento di San Francesco

L’albergo (Hotel Turrita) è veramente carino e accogliente

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