La Roque Saint-Cristophe

Il più grande e antico sito trogloditico d’Occidente.

Il più grande e antico sito trogloditico d’Occidente.

A metà cammino tra Eyzies e Montignac-Lascaux si erge nella vallata della Vézère, la alta scogliera di Roque St Christophe.

Questo vero e proprio muro di calcare lungo un chilometro e alto ventiquattro metri, è scavato da un centinaio di rifugi sotto roccia e da lunghe terrazze areate.

Queste cavità naturali sono state occupate dall’uomo nella Preistoria, poi modificate per diventare una fortezza e una città nel Medioevo.

La visita della Roque St Christophe permette di farsi un’idea precisa del modo di vivere durante i millenni dei nostri antenati trogloditi.

Un gioiello dell’architettura trogloditica

Qui la storia ha origine nel cuore della rocca che si riflette nella acque della Vézère prima di ergersi verso il cielo del Périgord, per un’avventura umana cominciata da 55.000 anni.

I numerosi reperti archeologici ritrovati in questi luoghi testimoniano un’occupazione di massa, dal periodo Paleolitico al inizio del Rinascimento, passando per il Neolitico, l’età del bronzo e quella del ferro, l’epoca gallo-romana e il Medioevo.

In ogni periodo evidenziato dagli uomini del paese, Roque Saint Christophe rappresenta un magnifico osservatorio sulla Vallata, avendo conservato la bellezza selvaggia e naturale che l’ha resa così rinomata.

Immerso in un chiaro-scuro grazie alla complicità ancestrale della pietra e della vegetazione, la scogliera resta impregnata dell’anima di quelli che vi hanno trovato rifugio nel corso dei secoli.

Qui la storia ha origine nel cuore della rocca che si riflette nella acque della Vézère prima di ergersi verso il cielo del Périgord, per un’avventura umana cominciata da 55.000 anni.

I numerosi reperti archeologici ritrovati in questi luoghi testimoniano un’occupazione di massa, dal periodo Paleolitico al inizio del Rinascimento, passando per il Neolitico, l’età del bronzo e quella del fero, l’epoca gallo-romana e il Medioevo.

In ogni periodo evidenziato dagli uomini del paese, Roque Saint Christophe rappresenta un magnifico osservatorio sulla Vallata, avendo conservato la bellezza selvaggia e naturale che l’ha resa così rinomata.

Immerso in un chiaro-scuro grazie alla complicità ancestrale della pietra e della vegetazione, la scogliera resta impregnata dell’anima di quelli che vi hanno trovato rifugio nel corso dei secoli.

Rifugi sotto le rocce, costruiti dai nostri lontani antenati della preistoria, fino alle costruzioni medievali fortificate, gli abitanti delle scogliere hanno inciso la loro impronta.

Rimangono, ai giorni nostri, numerose tracce lungo le terrazze e lungo tutto il percorso della visita. Un ponte levatoio, riprodotto secondo le regole dell’arte, o ancora pannelli di testo che permettono al visitatore di visualizzare concretamente la vita che animava un tempo questo luogo.

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