Basilica di Santa Maria di Collemaggio L’Aquila

La Basilica di Santa Maria di Collemaggio fu fatta edificare per volontà di Pietro Angelerio da Morrone e nella stessa l’eremita ricevette le insegne papali nel 1294.

Questo sito di arte medievale contiene un’illustrazione e delle immagini della Basilica, tutte risalenti prima del sisma del 6 aprile 2009.

La foto qui sotto mostra l’attuale interno della chiesa.

Al posto della cupola, completamente crollata in occasione del terremoto, è stata inizialmente realizzata una struttura che ha garantito la possibilità di riaprire al culto Collemaggio in tempi abbastanza ridotti e di continuare a essere il luogo fondamentale della Perdonanza celestiniana.

La sua Porta Santa, recentemente restaurata grazie ai proventi ricavati dalla vendita dei volumi “Memento Aquila” e grazie ai fondi derivanti dalla campagna promossa dal Lions Club dell’Aquila, è stata aperta anche il 28 agosto 2009, a pochi messi dal sisma.

In seguito a una relazione predisposta da esperti, a metà agosto del 2013 la Basilica di Collemaggio è stata chiusa con un’ordinanza e pertanto le solennità legate all’apertura della Porta Santa subiranno delle modifiche.

I lavori di restauro dell’intero complesso, finanziati dall’Eni, dovrebbero terminare nel tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.

L’Organo storico sarà restaurato grazie alla donazione della PwC, come dichiarato dal Direttore regionale dei Beni culturali, Fabrizio Magani, e sarà ricollocato nella sua posizione originaria al termine dei lavori sulla Basilica.

Come riferito in una nota dell’Arcidiocesi dell’Aquila, alle ore 11 di martedì 20 agosto 2013 l’Urna contenente i resti mortali del Papa Santo è stata prelevata, in forma privata, dalla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, alla presenza del Canonico Nunzio Spinelli, Rettore della Basilica stessa, e del Sacerdote Luigi Maria Epicopo, Rettore della Basilica Minore Romana di San Giuseppe Artigiano.

È stata trasferita nella stessa Basilica di San Giuseppe Artigiano, nel cuore della città antica, recentemente restaurata e riaperta al culto, ed è stata collocata nella cappella laterale, a destra dell’altare maggiore, dove è stata allestita una cancellata per garantirne la sicurezza, come previsto, al termine della recente “recognitio” delle sacre spoglie di Celestino V.

Fontana delle 99 Cannelle

la celebre Fontana delle 99 Cannelle, che si contende con la Basilica di Collemaggio il ruolo di monumento simbolo.
La fontana si trova in una delle zone più antiche del centro storico, La Rivera, nei pressi del fiume Aterno: venne eretta sull’antico castello di Acquili che diede nome alla città.

Restaurata dal FAI e parzialmente ricostruita nelle parti interessate maggiormente dai crolli post terremoto, è tornata al suo originario splendore.
Una lapide trecentesca posizionata sopra la fontana testimonia come l’inizio dei lavori di costruzione risalga al 1272, anche se l’opera è stata completata in diversi  periodi storici.

La pianta della piazza, sul cui perimetro si sviluppa la fontana, è quella originale di forma trapezoidale, cosi come originali sono la maggior parte dei mascheroni e le due vasche che raccolgono l’acqua.

Forte Spagnolo

Castello cinquecentesco con parco pedonale e ciclabile, adatto al footing, e agli appassionati di fotografia digitale, di estrema bellezza, al momento della nostra visita chiuso ancora, per gli effetti del terremoto del 2009

Fontana luminosa

(In Piazza battaglione Alpini L’Aquila, ad una delle estremità del corso principale della città).

Di notte è illuminata ed i colori cambiano continuamente, meta di appassionati di fotografia digitale.

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