Chiesa di legno a Poienile Izei (Biserica de lemn a Poienile Izei)

La chiesa “San Pio Paraschiva” a Poienile Izei ha l’onore di essere la più antica del gruppo di chiese in legno nella contea di Maramureş incluse nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

La chiesa, di modeste dimensioni, con legname setacciato dal passare dei secoli, si trova su un pittoresco dosso al centro del paese.

Fino a poco tempo fa l’accesso alla chiesetta era variabile, a seconda dell’umore del locale che deteneva la chiave.

Dal 2016 la chiesa è inserita in un circuito turistico coerente e dispone di un centro di informazioni turistiche situato nelle vicinanze.

Secondo il modulo di iscrizione nel Patrimonio Mondiale, la chiesa di Poienile Izei risale al 1604 e ha visto due fasi di costruzione.

La prima fase è visibile nella parte bassa delle pareti, e nella pianta quadrata dell’altare, costruzione caratteristica delle costruzioni lignee più antiche.

Questo dettaglio architettonico la rende unica anche da questo punto di vista nel gruppo di chiese inserite nella lista UNESCO.

Il valore storico risiede non solo nella sua antichità, ma anche nel fatto che rappresenta un esempio tipico per le chiese del Maramureş, a partire dalle costruzioni di tempi antichi, esempio che esiste ancora.

Nel XVIII secolo furono rialzate le pareti lignee, la navata (sala principale) fu coperta con una volta semicircolare e l’interno fu affrescato.

Successivamente, nella prima metà dell’Ottocento, fu aggiunto il portico a protezione dell’ingresso.

Durante la sua esistenza di quattro secoli, la chiesa di Poienile Izei è diventata un esempio dell’evoluzione delle tecniche di costruzione in legno del Maramures, a cui hanno contribuito generazioni e generazioni di artigiani.

Si è sviluppato secondo il gusto dei parroci che qui hanno prestato servizio per tanto tempo, ma anche secondo la tradizione del culto e della vita quotidiana del villaggio di cui è parte integrante.

Così, la piccola chiesa è considerata dagli specialisti come un eminente esempio di queste tecniche, che allo stesso tempo illustra la vita religiosa di una piccola comunità rurale, una comunità che beneficiava di un grande grado di libertà, grazie al suo isolamento.

La chiesa fu affrescata nella sua interezza nel 1794 secondo l’iscrizione ai piedi della volta della navata, dispiegata sulla parete a sud, est e lati nord: “il dipinto di questa santa chiesa durante la vita di Sua Altezza l’Imperatore Francesco e di Sua Eccellenza il Vescovo Andrei Bacevski”.

Il tema principale della navata è “Il Giudizio Universale”, che occupa le pareti ovest e nord.

La chiesa è suggestiva anche per la sua posizione, a poche centinaia di metri dalla strada che attraversa il centro del comune, su un soffice dosso, ricoperto da fitta erba e alberi da frutto.

Vicino al luogo di culto c’è un ponte di legno molto romantico, sopra un corso d’acqua, e un padiglione di legno dove si svolgono le funzioni durante l’estate.

La chiesa è circondata dalle croci di legno, ferro, marmo del cimitero, che incombono malinconiche sullo sfondo verde, ultime testimonianze di tante generazioni di locali che si sono sposate, hanno battezzato i figli, hanno speso i genitori nell’ultima strada, e poi trovarono il loro eterno riposo nello stesso perimetro di diverse decine di metri quadrati, su un tumulo a Poienile Izei.

Una leggenda locale narra che la pittura interna della chiesa fosse conservata in buono stato grazie… alle graziose gonne di lana di pecora che indossavano i contadini che contenevano una quantità infinitesimale di grasso animale.

Il grasso finì, attraverso lo sfregamento delle gonne nel corso di centinaia di anni sulle pareti del luogo di culto, a diventare una pellicola protettiva per il dipinto.

Poiché le donne venivano più spesso in chiesa, alle quali era consentito solo il vestibolo e il portico, il dipinto meglio conservato è quello nel vestibolo, il portico non è dipinto.

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