Myra

Iniziando il tragitto di rientro, passiamo accanto alle antiche rovine di Myra, che con le sue tombe scavate nella roccia, la necropoli di Myra è uno dei siti archeologici più suggestivi della Turchia.

Myra, è un’antica città ellenica situata nel territorio della Licia, in Asia Minore.

Il centro abitato sorgeva sul fiume Myros, a pochi km dal mare e dal porto di Andriake.

La sua posizione strategica favorì gli scambi commerciali, soprattutto in epoca romana.

I resti del suo antico splendore si trovano nei pressi della cittadina di Demre.

Dagli scavi sono emerse preziose tracce dell’antichità come il tempio di Artemide, il teatro romano, le terme e una basilica bizantina dell’VIII secolo dedicata a san Nicola.

La testimonianza più gloriosa del suo passato è senz’altro la necropoli.

Le sue rovine, presentano una serie di tombe scavate nella roccia, dall’aspetto magnifico e imponente.

Le facciate delle tombe scavate nella roccia conservano ancora colonne e frontone, mentre nicchie e tempietti rendono l’atmosfera carica di suggestioni.

E l’effetto doveva essere ancora più intenso secoli fa, quando le tombe erano dipinte di colori sgargianti: giallo, rosso, blu e arancione.

Questo tipo di costruzioni erano erette in onore di famiglie appartenenti al ceto nobiliare e restano quindi testimonianza della fiorente ricchezza cittadina.

Alcuni sarcofagi presentano ancora iscrizioni in greco antico o in lingua licia.

Purtroppo, al nostro arrivo il sito stava per chiudere da li a poco, e non ci sarebbe stato il tempo di visitarlo per bene, per cui, a malincuore, abbiamo scattato alcune foto dall’esterno e poi siamo ripartiti.

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