Lyon – la collina di Fourvière

Fourvière è la collina che domina da ovest il centro storico di Lione, che dà il nome anche al quartiere che vi si trova.

Da nord a sud, la Saona poi il Rodano costeggiano a Lione gli ultimi contrafforti del Massiccio centrale.

La collina di Fourvière è in realtà un sistema collinare che domina la Saona da Vaise alla foce, con un dislivello che raggiunge i 120 m, con un’altitudine assoluta fino ai 287 metri sul livello del mare.

Sulla collina, da nord a sud, si trovano i quartieri di Saint-Irénée, Loyasse, Fourvière, Saint-Just e più a sud il comune di Sainte-Foy-lès-Lyon.

La Saona passa alle falde della collina, chiudendo tra fiume e collina il quartiere storico del Vieux-Lyon.

All’incirca duemila anni fa, sulle pendici della collina di Fourvière, i romani fondarono l’insediamento di Lugdunum.

Dalla Vieux Lyon si può raggiungere a piedi la collina di Fourvière seguendo alcuni percorsi segnalati, oppure prendere la funicolare, meno suggestivo ma più comodo.

Il paesaggio è ugualmente bello anche se ci si ferma sulla terrazza panoramica accanto alla Basilica.

Oggi, la “collina della preghiera”, è uno dei migliori punti panoramici della città di Lione, nonché un’area ricca di attrattive turistiche come la Basilique Notre-Dame de Fourvière, il Parc Archéologique e la Tour Métallique, una struttura per certi versi simile alla Tour Eiffel di Parigi, sebbene alta “solo” 85 metri, realizzata nel 1893 e utilizzata come ripetitore televisivo.

All’interno ci sono molti affreschi, mosaici, vetrate colorate e una cripta con immagini della Madonna da diverse parti del mondo.

Si può anche salire sul tetto della Basilica e ammirare Lione dall’alto.

Alcuni sentieri pedonali risalgono i fianchi della collina consentendo di ammirare il panorama gradualmente, ma in alternativa c’è la funicolare che parte da place Edouard Commette e rappresenta il modo più rapido per raggiungere la cima a una modica cifra.

A dominare la collina regalando una spettacolare vista dalla sua terrazza è la Basilique Notre-Dame de Fourvière, una chiesa lunga 66 metri, larga 19 e alta 27 costruita tra il 1872 ed il 1879 per sciogliere il voto fatto dall’arcivescovo di Lione durante la guerra franco-prussiana.

Le sue forma esterne sono tutt’altro che sobrie, incarnando a meraviglia la spasmodica passione per gli ornamenti che contraddistinse l’architettura sacra francese di fine Ottocento.

Ai lati svettano quattro torri angolari, mentre l’interno è un trionfo di decorazioni che risparmiano solamente la vasta cripta estesa al di sotto del pavimento e accessibile mediante la scalinata d’ingresso.

Assolutamente consigliata è la visita alla terrazza panoramica posta a fianco dell’abside, un belvedere che consente di apprezzare in maniera chiara ed esaustiva la morfologia del centro e dei dintorni di Lione; in alternativa si può salire sulla Tour de l’Observatoire, la “Torre dell’Osservatorio”, che si mostra in tutto il suo splendore grazie ai recenti lavori di restauro.

A destra della basilica si scorge la settecentesca cappella della Vergine, facilmente distinguibile per via dell’enorme statua della Madonna.

Antistante ad essa è il Musée d’Art Religieux, un museo che espone una collezione permanente di tesori della chiesa e opere di arte sacra ed ospita di frequente mostre temporanee.

Sempre nei pressi della “Collina che prega” di Fourvière ci sono altre interessanti chiese: decisamente importante dal punto di vista storico è la église Saint-Irénée, la cui porzione inferiore è considerata come una delle chiese più antiche di Francia, rislaente addirittura all’epoca carolingia, intorno al Vi secolo dopo Cristo.

San Giusto, non distante è una chiesa completamente ricostruita nel XVI° secolo, ma anch’essa sul sito di una presistente chiesa, che come è anche per Sant’irene, è nata sopra i resti di una necropoli romana.

Nonostante l’importanza ed il prestigio del Museo d’Arte Religiosa, lo spazio espositivo più noto di Fourvière è il Musée de la Civilisation Gallo-Romaine, all’interno del quale sono conservati antichi reperti rivenuti nella Valle del Rodano.

L’edificio che ospita l’istituzione museale è stato progettato nel 1972 dall’architetto francese Bernard Zehrfuss (1911-1996), che ha scelto di sviluppare gli ambienti secondo un insolito percorso elicoidale.

La prima sezione è dedicata alla preistoria, raccontata attraverso manufatti di ogni genere, tra cui spicca il carro processionale di la Cote-Saint-André, risalente all’VIII secolo a.C., mentre subito dopo diventano protagoniste le vicende di Lugdunum.

Queste ultime sono illustrate mediante preziosi reperti, come ad esempio la Tabula Claudiana, un’iscrizione bronzea del 48 a.C. sulla quale è scolpito un discorso dell’imperatore Claudio al Senato romano, i frammenti di un Calendario gallico databile tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C., l’altare del Tempio di Cibele del 160 d.C., diversi mosaici compiuti a cavallo tra II e III secolo d.C. ed il tesoro di oggetti in oro e argento del III secolo d.C. portato alla luce nel 1992 nei pressi del sobborgo di Vaise.

Accanto al museo si estende il Parc Archéologique de Fourvière, all’interno del quale sono racchiuse le importanti vestigia di Lugdunum.

Tra i siti meglio conservati c’è indubbiamente il Theatre Romain, costruito intorno al 15 a.C. e successivamente ampliato nel 120 d.C. sotto Adriano fino a raggiungere la capienza di 10.000 spettatori.

Visitandolo si noterà il buono stato di conservazione della cavea, con le sue gradinate e le scale di accesso che ne scandiscono l’andamento, mentre in basso si distinguono ancora i quattro gradoni riservati alle personalità e parte del basamento della scena.

Adiacente al teatro è l’Odeon, un teatro più piccolo anch’esso databile intorno al 120 d.C. dove gli antichi romani tenevano letture di poesia e allestivano spettacoli musicali, mentre alle sue spalle affiorano i resti del Tempio di Cibele, con gli spezzoni di quattro colonne.