Cap Ferret: Faro, bunker tedesco e spiaggia

Approfittando di una previsione di pausa dai temporali relativamente lunga, prendiamo la moto e, dopo aver percorso tutto il bacino di Arcachon, andiamo a visitare la punta della penisola di fronte, nel comune di Cap Ferret, dove si staglia alto un bel faro
Elencato tra Monumenti Storici, il faro di Cap-Ferret si trova nella città di Lège-Cap-Ferret, nel dipartimento della Gironda.
La torre di forma lievemente troncoconica, si trova sulla una penisola che divide il bacino di Arcachon dall’Oceano Atlantico e che funge da “porta d’ingresso” del bacino.

Costruito a metà del diciannovesimo secolo, il faro di Cap-Ferret era originariamente una torre alta circa quarantasette metri.
Fu distrutto dai tedeschi nell’agosto del 1944, ricostruito alla fine della guerra e riportato in servizio nel 1947.
Oggi l’edificio è alto più di cinquantadue metri.
I recenti temporali, ci han lasciato un arcobaleno che lasciava presagire un miglioramento che, da questo giorno in poi, ha preso il posto dei rovesci temporaleschi, accompagnandoci, finalmente, con splendide giornate, fino a casa, nell’ultima parte del nostro viaggio.

Automatizzato a metà degli anni ’90, il faro è aperto ai visitatori, una scala di 258 gradini per raggiungere la vetta per ammirare il panorama dell’oceano e il bacino di Arcachon.
Sulla porta d’ingresso, è possibile ammirare un frontone che mostra gli anni della messa in servizio, oltre a un bassorilievo raffigurante una nave in mare, un pesce e una stella che simboleggia la luce del faro.
Nella hall, da non perdere il mosaico di Auguste Labouret che rappresenta il bacino di Arcachon e la penisola di Cap Ferret: noi non abbiamo potuto visitarlo, perchè al nostro arrivo era chiuso.

Di fianco, i tedeschi costruirono un bunker, durante la guerra, che serviva per la difesa atlantica.
E’ detto “blockhaus”, ed è rimasto seppellito nel parco poco meno di 70 anni e che il Comune ha riportato alla luce e completamente ristrutturato
Entrare li è un po’ come se si tornasse nel 1943.
Un relitto ridiventato minaccioso dopo 70 anni di dimenticanza.

Entrare in questo blockhaus è come scendre in un sommergibile.
Non bisogna assolutamente essere claustrofobici : i luoghi sono angusti ed estremamente piccoli, spesso passa a fatica un solo uomo, si ha come una impressione di confinamento.
Una volta chiusi dentro, i tedeschi avevano anche un periscopio per sorvegliare i dintorni, anche in questo caso, un uomo stava abbastanza stretto e scomodo.
Nel 1940, l’esercito tedesco occupa Cap Ferret.
Nel 1943, i tedeschi fanno costruire il blockhaus per mettere al riparo, in caso di bombardamento, i loro soldati che occupavano il faro che era parte integrante del “Vallo Atlantico”.
La struttura, era stata pitturata con pittura speciale sulla facciata e avevano costruito una semplice capanna in legno sul tetto del blockhaus per camuffare meglio e nascondersi dagli aerei alleati.
In questo periodo, il faro del Cap Ferret aveva la funzione di punto di riferimento per permettere la messa a punto per le distanze di tiro dei cannoni tedeschi situati sulla cima della duna del Pilat.
Il blockhaus fu minato subito, così da poter essere distrutto in caso di improvviso sbarco alleato.
Alla fine dell’agosto del 1944 si svolge l’operazione “Herbstzeitlose” (la ritirata tedesca da quella zona).
La notte del 21 agosto, senza nessun ordine diretto o espressamente dato, il capo dei soldati tedeschi in loco decide di fal saltare il faro come vendetta personale per la guerra ormai persa.
Il faro sarà ricostruito nel 1947 e il blockhaus interrato e dimenticato per 70 anni.

Proseguendo verso la punta, arriviamo all’estremità, dove lasciamo la moto e scendiamo verso la Spiaggia del Mirador (o Plage de la Pointe)

La spiaggia del Mirador è la spiaggia che si trova sulla punta del Cap Ferret, all’ingresso del bacino d’Arcachon, all’altezza del ristornante Le Mirador.

Questa spiaggia di sabbia fine, offre una magnifica vista sulla duna del Pilat.
E’ una spiaggia libera ed è la spiaggia più facilmente accessibile perchè non è necessario attraversare le dune.

In prossimità della punta si trova un piccolo parcheggio, con un ristorante e uno snack-bar.
Qui non è consigliabile fare il bagno, per le fortissime correnti, specie durante le maree, e per le acque molto molto fredde, ma è ideale per godersi il panorama.

Arrivare a questa spiaggia, semplice: basta seguire le indicazioni per la punta del Cap Ferret.
L’accesso alla spiaggia si trova dietro al ristorante, a destra, in prossimità della punta, attraverso una piccolissima duna tagliata a metà dal sentiero.


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