Palazzo Primaverii (Casa di Ceausescu) Bucarest

Nato nel 1918 nel seno di una famiglia molto povera, Nicolae Ceausescu sognava di diventare calzolaio e non riuscì a finire la scuola elementare, un dato che non fu di impedimento alla sua vertiginosa ascesa politica.

Ceausescu iniziò la sua “carriera” falsificando documenti, un “lavoro” che includeva l’alterazione di fotografie per creare un passato rivoluzionario che gli sarebbe valso un posto d’onore nell’olimpo del potere, mentre la sua consorte, Elena Petrescu, passava ad essere una delle donne più influenti quanto odiate del paese.

La coppia viveva ostentando un lusso sfrenato, secondo uno stile di vita distanti anni luce dagli ideali socialisti che predicava a parole e in netto contrasto con le numerose privazioni a cui era sottoposto il popolo rumeno, costretto a fronteggiare una continua scarsezza di mezzi di sostentamento che lo impoverivano sempre di più.

Il palazzo Palazzo Primaverii, noto anche come Villa dei Ceausescu, è situato in una delle strade più esclusive di Bucarest, dove abitavano i principali membri del Partito Comunista Rumeno, e nasconde tra le sue pareti molta più storia di quanto ci si immagini.

Una visita (solo guidata) del palazzo, oltre a mostrare il volto politico e pubblico del dittatore, getta uno sguardo anche sulla sua vita privata.

Durante il percorso, si susseguono saloni lussuosamente decorati, sfarzosi bagni forniti di ogni comodità, un rigoglioso giardino tropicale interno, una sala cinematografica attrezzata con le più moderne tecnologie e, infine, il fiore all’occhiello della villa: uno spazio gigantesco occupato da una impressionante piscina decorata con appariscenti e vistosi mosaici, la cui costruzione durò due anni, insomma: una visita che lascia il segno.

La visita di Palazzo Primaverii in genere sorprende chi la visita perche, varcata la soglia, ci si ritrova catapultati in un mondo irreale, dove lo sfarzo e grandigia superano ogni aspettativa.

Accompagnati da una guida ufficiale, è possibile visitare le diverse aree del palazzo e, al tempo stesso, ripercorrere il passato politico della città.

Purtroppo, quando siamo arrivati, avevano chiuso la vendita dei biglietti da 5 minuti, e il giorno dopo, avremmo lasciato per sempre Bucarest.

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