Gradara Commonwealth War Cemetery

Arriviamo a Gradara, solamente per “fare tappa”, dato che la nostra prima méta è L’Aquila, ma arrivarci in moto in una tappa, è davvero massacrante, e pertanto, questa è una buona soluzione per spezzare il viaggio.
Uscendo dall’autostrada, per raggiungere il nostro B&B, notiamo il cartello che ci indica il cimitero di guerra inglese a corca 1 km dal nostro punto di appoggio

Non possiamo non andare a visitarlo.
Il terreno su cui sorge è stato donato in uso perpetuo dallo Stato italiano alla Gran Bretagna, la quale attraverso la Commonwealth War Graves Commission si occupa ancora oggi della custodia e manutenzione della struttura.
Il cimitero è sempre aperto e può essere visitato liberamente.

Così, tempo zero, scarichiamo la moto e ci rechiamo a rendere il dovuto omaggio a questi ragazzi, che han dato la loro vita per regalarci il sogno della libertà dal giogo nazifascista.
Il cimitero si sviluppa su un versante collinare interamente terrazzato, in affaccio verso il vicino borgo fortificato, con le lapidi disposte su singole file parallele poste ognuna a diversa quota, accessibili tramite due lunghe scale laterali che si dipartono da uno scalone centrale il cui ampio terrazzo è delimitato da elementi cilindrici che simulano bastioni fortificati.

La cosa che ci ha colpito, è che mille volte son passato accanto a questa collina che è come appoggiata sull’autostrada, senza notarla.

Infatti, procedendo verso sud, è a meno di 5 km dal casello autostradale di Gabicce / Cattolica, sulla sinistra.
Sono 7 grosse terrazze, dove riposano le salme di 1.191 soldati appartenenti alle forze armate di alcuni paesi del Commonwealth costituenti l’Ottava Armata britannica, caduti nel corso della Campagna d’Italia nella seconda guerra mondiale lungo la dorsale appenninica fra Marche e Romagna durante l’attacco alla Linea Gotica germanica nel settembre 1944

Alcuni spunti, son tratti dal sito di WIKI

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