Brașov

Importante città della Transilvania, soprannominata la Praga della Romania, nel medioevo era nota grazie alle corporazioni che l’hanno resa un importante centro per gli scambi commerciali.

È una delle principali città della Romania, immersa nella natura a soli 12 km dalla stazione turistica montana più rinomata, Poiana Brasov.

Brassovia, il primo insediamento, fu costruito sulla collina Tampa, dai cavalieri teutonici nel 1211, inviati dal Andrea II dell’Ungheria.

Nel 1225 furono allontanati e arrivarono i Sassoni, che costruiscono la cittadella medievale come la vediamo oggi, un dedalo di stradine, facciate barocche e guglie gotiche.

Braso è per la prima volta citata in un documento del 1288.

Tale documento “Datum in Braso” si trova nella Biblioteca Batthyaneum di Alba Iulia.

Esiste anche un altro documento, del 1235, dove invece si parla di Kronstadt, il nome sassone della città.

La pittoresca cittadella medievale riceve nel 1397 da Sigismondo di Lussemburgo il diritto di innalzare fortificazioni e furono costruite mura, alte 12 metri, lunghe tre chilometri, con 8 bastioni e 32 torri polveriere.

Nel 1399 si parla in una bolla papale della chiesa San Nicola del quartiere Schei e della sua scuola, la prima scuola in lingua romena.

Tale quartiere è abitato dai romeni e rimasto fuori dalle mura fortificate.

L’ampliamento delle fortificazioni è dovuto anche a Iancu de Hunedoara nel XV secolo, che demolisce Brassovia sulla collina Tampa, e fortifica Braso.

Nel XVI secolo fu costruita la fortezza sulla collina, prima in legno, poi in pietra, dotata nel XVII sec di un pozzo profondo 81 m e con 4 bastioni di difesa.

Ha funzionato come guarnigione ai tempi degli asburgici e prigione tra 1940-1950.

Nel 1981 diventa un ristorante medievale.

La fortezza è chiusa.

Dalla collina si ha una bella vista della città, come anche dalla strada panoramica che sale a Poiana Brasov.

Nel 1533 l’umanista Johannes Honterus (1498-1549) istituisce la prima tipografia e poi il primo ginnasio. Honterus ha contribuito alla diffusione del luteranismo in Transilvania.

La sua statua si trova vicino alla Chiesa Nera.

Nel 1559 il Diacono Coresi stampa il primo libro in lingua romena con lettere cirilliche.

Nel 1689, in seguito a un enorme incendio, fu vietata la costruzione delle abitazioni in legno, perché sono stati distrutti quasi tutti gli edifici.

A tale incendio è dovuto il nome della chiesa, simbolo della città, la Chiesa Nera.

Il dopoguerra vide l’industrializzazione della città, che divenne tra le più importanti della Romania.

Un’interessante curiosità, nel 1950, Brasov modificò il nome in Città Stalin per onorare il dittatore sovietico ma lo riprese undici anni dopo, nel 1961.

La stessa cosa successe con il nome di Poiana Brasov, cioè, diventò Poiana Stalin.

Dal suo passato la città conserva monumenti notevoli tra cui ricordiamo la Chiesa gotica del XIV sec di San Bartolomeo, la fortezza del XVI secolo e due centri culturali di grande rilevanza: la Biblioteca Centrale di Brasov e il Museo Storico.

Da Brasov è possibile raggiungere i vicini luoghi d’interesse turistico quali la Valle del fiume Prahova e il Passo Rucar-Bran oltre alle città limitrofe, come Sibiu, Sighișoara e le chiese sassoni fortificate di Prejmer e Harman.

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