Budapest

Lasciamo Ljubljana abbastanza presto, ma dopo abbondante colazione, e ci tuffiamo verso est, verso l’ignoto.
Non tanto per le terre sconosciute, che sconosciute non sono, quanto perchè ogni km verso est è un km dentro quel che fu il cuore dell’impero russo prima del crollo del muro e che, per quelli della mia generazione, rimane permeato di mistero e notizie rubate qui e la.

La giornata è magnifica, i quasi 500 km che ci separano, scorrono via dolcemente per la parte slovena, ma poi, arrivati in pianura, costeggiamo il lato sud del lago Balaton con strade poco affollate, per lo più dritte, con accumuli di noia tipici dei paesaggi monotoni anche se belli e puntiamo senza intoppi al cuore di Budapest, in un ottimo hotel che abbiamo avuto il gran culo di acchiappare superscontato.

Arriviamo dopo la metà del pomeriggio e la città ci accoglie pigramente, quasi fosse timida a mostrare il suo lato più interessante a degli sconosciuti.

Ma è solo l’inizio: il meglio deve ancora venire!

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