Lungo il bordo settentrionale di Brioni Maggiore, in un’area recintata di 9 ha venne costituito il parco-safari, raggiungibile con il trenino, un enorme zoo sempre di proprietà di Tito, i cui animali gli vennero donati e molti dei quali son tuttora viventi, mentre la maggior parte son discendenti diretti.
Oggi, è anche una stazione naturalistica di studio e riproduzione di alcune specie protette, domicilio di una strana combinazione di fauna istriana autoctona ed esotica sudamericana, africana e asiatica.
L’ elefante indiano Lanka, i lama – camelidi latinoamericani per i quali una leggenda indiana narra che fossero stati addomesticati agli albori del genere umano, le zebre, le mucche sacre indiane e struzzi sono abitanti simpatici de Parco safari.
Con l’arrivo del treno turistico, il cancello del Parco Safari si apre ed entriamo in un mondo diverso – una miscela di flora, fauna e azione umana.
Alla destra dell’ingresso al Safari Parco, pavoneggiano gli struzzi e pavoni, tra i quali i più significativi sono i completamente bianchi pavoni albini.
A sinistra dell’ingresso al Safari Parco passeggia lama, cammella sudamericana che si distingue dai cammelli che conosciamo avendo un corpo più piccolo e una testa relativamente grande ma molto compatta con un muso appuntito, occhi grandi e gambe snelle le cui dita sono frazionate.
I lama non hanno la gobba e il loro pelo è lungo e lanoso.
Vivono sugli altipiani della Cordigliera, fino ad un’altezza di 4500 m.
Compagnia a lama fanno la zebra della steppa e la zebra montana ricevute in dono della Guinea negli anni 1960 e 1961 da Seku Ture, ex presidente guineano.
In natura, le zebre abitano zone montuose dell’Africa meridionale e orientale.
Zebù o mucca sacra indiana (Bos indicus) è un dono che Nehru portò dall’India nel 1959.
A dire il vero, questo minuto bovino è la versione nana delle mucche sacre indiane.
Ha tutte le caratteristiche proprie dei bovini, ma è molto più piccolo e leggero.
L’Etno-park è uno spazio interno al Safari nel quale viene presentata l’economica agricola rurale, soprattutto gli animali autoctoni che ne fanno parte.
Il bue istriano – la pecora istriana – Istarska Pramenka, gli asini e le capre.
L’Etno parco è uno spazio interno al Safari park nel quale viene presentata l’economica agricola rurale e la quale e stata arrichita dall’amministrazione delle Brioni con animali istriani autoctoni – Il bue istriano (Boškarin), la pecora istriana (Istarska Pramenka), gli asini e le capre.
Questi simpatici abitanti del Parco safari allieteranno chiunque.
Al termine della giornata, torniamo a Pola, pronti per la prossima tappa dell’indomani, in avvicinamento all’Italia.