Castello di Praga (Pražský hrad)

Il Castello di Praga è il monumento storico-culturale più importante della nostra nazione, nonché il simbolo dello sviluppo ultramillenario dello Stato ceco.
È un complesso monumentale di palazzi, edifici ecclesiastici, fortificazioni, uffici e case abitabili che rappresentano un documento prezioso di tutti gli stili architettonici.
Si estende su una superficie di 45 ettari, cosa che lo rende uno dei più grandi complessi al mondo, se non addirittura il castello più grande al mondo, ed è formato da palazzi storici, ufficiali ed ecclesiastici, fortificazioni, giardini e luoghi pittoreschi.

C’è un evento, dentro il castello, che avviene a ogni ora: il cambio della guardia.
Il momento migliore per assistervi è quello delle 12.00: tutto avviene secondo un preciso quanto rigido cerimoniere che vede scambiarsi la bandiera.
Il tutto è accompagnato dal ritmo di una solenne fanfara, trombe e tamburi di musicanti che suonano affacciati alle finestre del castello.
Le guardie vanno e vengono nella corte e al di là del cancello, tra la gente che assiste curiosa alle coreografie.

Le guardie sono membri di una divisione speciale dell’esercito, fondata nel 1918.
Durante il periodo dal 1939 al 1945 le funzioni furono eseguite dal 1 ° battaglione dell’esercito governativo.
La divisione consta di 660 membri (86 ufficiali, 110 ufficiali di mandato, 412 sergenti, 52 impiegati civili) e oltre al compito di garantire la sicurezza del presidente e dell’intero paese, non è raro vedere i militari occuparsi della sicurezza dei visitatori e sorvegliare i numerosi eventi che si svolgono nel castello.

Era la sede dei principi, dei re e degli imperatori boemi; dalla nascita della repubblica, avvenuta nel 1918, è anche la sede del capo dello Stato.
Dal 1962, il Castello di Praga, con tutti i suoi reperti archeologici, è il luogo più importante della nostra storia ed occupa il primo posto nella lista dei monumenti culturali nazionali.

Le origini del Castello di Praga sono collegate al primo membro della dinastia dei Premyslidi storicamente conosciuto: Bořivoj.
Negli anni ottanta del IX secolo, questi trasferì la sua sede originaria da Levý Hradec ad un promontorio sopra la Moldava dove esisteva già un insediamento slavo situato in una posizione molto vantaggiosa.

Il primo palazzo principesco era probabilmente in legno; il primo edificio in pietra, e il più antico santuario cristiano, era la chiesa della Vergine Maria, i suoi resti sono stati trovati tra il II cortile ed il Giardino Sul Bastione; la chiesa venne ricostruita dal principe Spytihněv I, qui sepolto nel 915.

La seconda chiesa situata nell’area del Castello era la basilica di San Giorgio, fondata dal principe Vratislav I.
Nel 973, quando a Praga venne istituito il vescovato, il Castello di Praga era la sede non solo del sovrano, ma anche del vescovo praghese, il rappresentante supremo della Chiesa boema.

Nei pressi della basilica di San Giorgio sorse il primo monastero della Boemia.
Nel X secolo, il Castello occupava già una superficie di 6 ettari.
L’aspetto del Castello di Praga cambiò sensibilmente durante il periodo gotico, soprattutto sotto il regno di Carlo IV (1346 – 1378), che, con suo padre Giovanni di Lussemburgo (1310 – 1346), convinse il papa ad elevare il vescovato praghese ad arcivescovato e poi diede inizio ai lavori di costruzione della cattedrale di San Vito.

Sotto il regno di Carlo IV, il Castello divenne per la prima volta la residenza dell’imperatore. Carlo IV fece rafforzare la fortificazione del Castello di Praga, fece ricostruire il palazzo reale con la cappella di Ognissanti e fece coprire i tetti delle torri con delle lamine dorate, grazie alle quali poi a Praga fu dato il soprannome di “Città d’oro”.

Dal 1382, i sovrani boemi abbandonarono il Castello di Praga per un periodo di oltre cento anni.
Dopo l’incendio del 1541, che danneggiò gravemente gli edifici del Castello e dei suoi dintorni, ebbe inizio una grande attività edile.

Sotto il regno dei primi Asburgo, al complesso del Castello vennero aggiunti anche i palazzi nobiliari (ad esempio, il palazzo Pernštejn – poi chiamato palazzo Lobkowicz, il palazzo Rožmberk e altri). Nella parte nordoccidentale del complesso sorsero le scuderie.

Sotto il regno di Rodolfo II (1576 – 1611), la ristrutturazione rinascimentale e manieristica del Castello raggiunse il culmine.
In quell’epoca, infatti, il complesso del Castello era diventato per la seconda volta il centro dell’impero e, soprattutto, un centro scientifico e culturale europeo.

Il Castello rimase seriamente danneggiato anche nel 1631, quando venne occupato e depredato dalle truppe sassoni, e nel 1648, per colpa delle truppe dell’esercito svedese.
Dopo la guerra dei trent’anni, gli Asburgo iniziarono a non interessarsi più di tanto alla sede reale.

Fu solo tra il 1755 ed il 1775, sotto il regno di Maria Teresa, che il Castello di Praga fu trasformato in un complesso rappresentativo di edifici.
Il motivo di questa grande operazione edile erano i danni di guerra causati dai grandi bombardamenti durante i conflitti scoppiati all’inizio del suo regno.

All’epoca della ristrutturazione teresiana risalgono anche la Cappella della Santa Croce, situata nel II cortile del Castello, e altri edifici, soprattutto l’Istituto delle Nobildonne.
Nel XIX secolo, il Castello cominciò a mostrare i primi segni di decadenza; dopo le riforme di Francesco Giuseppe, una serie di edifici venne occupata dalle truppe dell’esercito.

Dopo il 1859, quando sorse l’Unità per la conclusione della costruzione della cattedrale di San Vito, iniziarono dapprima i lavori di restauro e poi, sotto la guida dell’architetto Josef Mocker, i lavori di completamento della cattedrale, terminati nel 1929.

Tra il 1920 ed il 1935, il Castello di Praga, divenuto la sede del presidente della repubblica, fu sottoposto a dei grandi lavori di restauro realizzati dal famoso architetto sloveno Josip Plečnik, che seppe adattare in modo magistrale il prezioso spazio storico con le esigenze della vita civilizzata dell’epoca.

Dopo il 1989, molti locali del Castello di Praga sono stati aperti al pubblico.
Durante la presidenza di Václav Havel, sono stati restaurati gli interni del Castello e sono stati costruiti due nuovi ingressi nel II cortile (progetto del designer Bořek Šípek).

Dal 1990, il Castello di Praga viene illuminato tutti i giorni dall’imbrunire fino a mezzanotte (in alta stagione fino all’una di notte).
La tradizione dell’illuminazione elettrica ha avuto inizio nel 1928, quando le lampade sono state installate per la prima volta per celebrare il 10° anniversario della nascita della repubblica.
Un’illuminazione simile a quella attuale è stata installata alla fine degli anni sessanta, anche se veniva accesa solo in occasioni solenni, come le feste di Stato o i giorni importanti della repubblica.

Negli ultimi anni, molti edifici del Castello sono stati ristrutturati ed è stata dedicata una grande attenzione alla ricerca archeologica, che ha avuto inizio nel 1925 e in tutti questi anni ha portato a molte scoperte importanti riguardanti la storia del Castello.
Dal 1990, la ricerca ed il rinnovamento di ogni singolo locale o edificio vengono effettuati allo scopo di ravvivarli il più possibile e renderli accessibili al pubblico.

Maggiori e più dettagliate informazioni, sono reperibili qui

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