Museo Nazionale Villaggio”Dimitrie Gusti”(Muzeul Național al Satului “Dimitrie Gusti”)

Il Muzeul National al Satului “Dimitrie Gusti” è intitolato al filosofo e sociologo rumeno che fu uno dei suoi fondatori.

Copre un’area di 12 ettari lungo una sponda del lago Herestreau, che da il nome al parco che si estende tutto attorno, e che si trova nella parte settentrionale della città.

Il Muzeul National è uno dei musei all’aperto più antichi d’Europa, secondo solo al museo Skansen di Stoccolma, nato addirittura nel 1891, e al museo di Lillehammer Bygdøy in Norvegia.

Il Muzuel National al Satului è il museo all’aperto più grande d’Europa e come dice il nome stesso è incentrato sulle costruzioni rurali tipiche della Romania.

La sua particolarità e popolarità è dovuta alla presenza di circa 300 diversi tipi di case e chiese in legno che sono state portate qui negli anni 30 del ‘900 da ogni parte del Paese, e non solo, per illustrare la storia e le tradizioni dei villaggi contadini.

Si tratta quindi di edifici originali, prelevati nel loro ambiente naturale e inseriti in uno spazio che vuol ricreare virtualmente alcuni momenti di vita della campagna rumena.

Il museo è uno spaccato della vita vissuta nelle campagne rumene nel periodo compreso tra il XVII e il XX secolo.

Le costruzioni (case, fattorie, fienili, mulini ad acqua e a vento, chiese…) sono ubicate ai lati dei sentieri che si diramano all’interno delle recinzioni del museo, a stretto contatto con i visitatori che possono avvicinarsi, toccarli e varcare le soglie delle abitazioni per vedere dentro come erano arredate, come vivevano le famiglie, quali utensili usavano.

Una testimonianza storica e diretta dal passato che in alcuni casi rispecchia la realtà presente ancora oggi nelle aree più sperdute della Romania, dove le case vengono ancora realizzare con il tetto in paglia, il tempo ha preservato antichi mestieri ed arti come quelle della tessitura, della falegnameria e della ceramica.

Nel cortile di qualche casetta ci sono i guardiani vestiti in abiti tradizionali che sono intenti a svolgere qualche lavoretto o sono esposte alcune bancarelle che vendono prodotti artigianali.

L’area è molto ampia e se si ha la fortuna di andarci in una bella giornata di sole ci si perderà tra una casetta e l’altra e senza che ce ne si accorga le ore voleranno via.

Se non si hanno i minuti contati è necessaria almeno mezza giornata per vederlo bene.

Le strutture sono tante e in gran parte interessanti.

Soprattutto sono una diversa dall’altra e in quasi tutte è possibile entrare dentro o sbirciare all’interno da una finestra (in inverno, ci han detto, son purtroppo sono chiuse).

Tra le visite imperdibili ci sono le casette parzialmente interrate per le quali bisogna abbassare la testa per oltrepassare la porta e poi scendere qualche gradino.

C’è poi la chiesa greco-cattolica proveniente dalla regione di Dragomireşti, sui Carpazi settentrionali!

Con le pareti interne riccamente decorate, costruita nel 1722 e smontata pezzo per pezzo per il trasporto e poi riassemblata a Bucarest.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *