Trieste – Castello di San Giusto

Il castello di San Giusto è una fortezza-museo situata sul colle omonimo, a Trieste.

Come dimora storica, è stato restaurato negli anni duemila e adibito a museo civico dal Comune di Trieste, cui la struttura appartiene dal 1930. Sul bastione Lalio è stato inaugurato il 4 aprile 2001 il Lapidario Tergestino costituito da iscrizioni, sculture, bassorilievi e frammenti di architettura di epoca romana.

È visitabile solo in parte: in particolare, oltre al lapidario, sono accessibili la cappella, la sala Caprin, l’ampio cortile interno – sede di manifestazioni nel periodo estivo – e gli spalti, da cui si gode un ampio panorama sulla città sottostante.

È qui infatti che sorse il castelliere primo nucleo abitato di quella che poi in epoca romana divenne Tergeste.

I primi dati storici relativi alla presenza di una fortezza sul colle risalgono solo al XV secolo.

Nel 1382 Trieste, logorata dalle continue rappresaglie dei veneziani, firma l’atto di Spontanea Dedizione all’Austria, in base al quale la città manteneva la sua autonomia ma veniva protetta da un Capitano Imperiale.

Federico III degli Asburgo, non supportò i triestini nella guerra contro i veneziani, il che fu per i cittadini un chiaro segno: se dovevano difendersi da soli, erano padroni di se stessi, e disconobbero l’autorità imperiale.

Fu un passo troppo ardito che l’imperatore non poté tollerare e punì la città in modo esemplare. L’anno 1468 resta nella storia come l’anno della “distruzione di Trieste”.

Dopo l’assalto austriaco alla città e dopo gli eccidi, i saccheggi e la peste che ne seguirono, i triestini dovettero sottostare pure alla punizione formale: fu così che Federico III ordinò la costruzione, a spese dei cittadini, di una Casa Fortificata affiancata da una torre in cima al colle di San Giusto che sarà, poi, adibita a uso degli occupanti.

Il castello fu eretto sul colle capitolino, sulle rovine del castelletto veneziano.

Era un edificio a due piani con una torre quadrata adiacente.

Non era un bell’edificio, niente di artistico o di interessante. Era solo una solida postazione militare.

Nei primi anni del XVI secolo, quando la città passò temporaneamente sotto il dominio dei Veneziani, questa prima costruzione venne prolungata con un’alta muraglia semicircolare.

Intorno alla Casa del Capitano nel corso dei secoli si aggiunsero i tre lati dell’odierno perimetro triangolare.

Il primo bastione rotondo fu costruito, sembra una beffa, proprio dai veneziani nel 1508, i quali occuparono comunque la città per un anno; poi fu la volta del bastione a forma poligonale di Sud-Est (bastione Lalio 1557).

Dopo il ritorno dell’Impero i lavori continuarono, ma senza fretta.

Prima venne aggiunto, tra il 1551 ed il 1561, il bastione a sudest, detto Lalio dal nome del suo primo progettista.

La parte settentrionale, prevista già dai Veneziani, venne ultimata nel 1595, e infine solo nel 1636 con l’esecuzione del terzo bastione, l’ultimo baluardo – il bastione Pomis, la fortezza venne completata.

Come risulta dai progetti che tuttora si conservano a Lubiana, nel XVII secolo si volle ricostruire globalmente la fortezza che sembrava troppo piccola ed inadeguata per la difesa della città.

Fu previsto un ampliamento della costruzione fino a comprendere tutta la sommità della collina, il che avrebbe comportato addirittura l’abbattimento della cattedrale.

Sono stati trovati, interrati oltre la basilica, i basamenti di un quarto bastione della fortezza che però non fu mai eretto.

Dopo il bombardamento francese della città nel 1702, divenne infatti chiaro che un’enorme fortezza sul colle di San Giusto non aveva più senso. Solo nel 1930 le Autorità italiane individuarono l’opportunità turistica del sito.

La fortezza fu restaurata, divenne castello, ed acquisì l’aspetto odierno.

Durante tutta la sua storia questa fortezza, costruita esplicitamente per scopi bellici, fu usata dai militari solo due volte.

La prima volta, nel 1813, dalle truppe napoleoniche che per due settimane cercarono di resistere all’assedio delle flotte austriaca, inglese e napoletana.

La seconda volta la fortezza servì ai militari tedeschi che nel 1945 vi si consegnarono alle truppe di liberazione.

Il Castello non fu mai al centro di fatti militari rilevanti, e per questo si è conservato fino ad oggi.

Dai suoi camminamenti grazie alla sua posizione strategica si possono godere straordinari panorami sulla città e sul golfo di Trieste, mentre all’interno il Museo è ospitato negli ambienti della Casa del Capitano e offre al visitatore la possibilità di ammirare la tardogotica cappella di San Giorgio, la sontuosa Sala Veneta di Giuseppe Caprin.

Ricca anche la collezione di armi, databili tra il XII e il XIX secolo.

Nel Bastione Lalio è ospitato il Lapidario Tergestino nel quale sono esposti 130 tra iscrizioni, bassorilievi e sculture che consentono di ricostruire la storia e l’aspetto della Tergeste romana.

Curiosità
All’entrata potrai ammirare le statue originali di “Mikeze e Jakeze”, i due automi che scandiscono le ore sulla torre campanaria del Municipio di Trieste.

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