Târgu Mureș

La città sulle rive del fiume Mures è menzionata per la prima volta nel 1323 nel documento Novum Forum Siculorum e ulteriormente nel 1349, in documenti ufficiali firmati del re Ludovico I di Ungheria.

Nel 1616 è nominata città libera reale, essendo un fiorente centro artigianale.

Da quei tempi si sono conservate le rovine della fortezza medievale con si sei sette bastioni.

Il nome di Targu Mures è stato adottato nel periodo interbellico.

Il fascino della città è dato soprattutto dalla piazza centrale, di forma allungata, chiamata Piazza delle Rose, fiancheggiata dagli edifici in stile barocco, neoclassico e secessionista viennese/liberty del palazzo della prefettura e del palazzo della cultura, dell’edificio barocco del palazzo Toldalaggi, dalla Cattedrale ortodossa in stile neo-bizantino, dal monastero dei gesuiti e dal palazzo Apollo.

Al centro della piazza si trova la statua equestre di Avram Iancu (1824–1872), rivoluzionario del 1848, realizzata nel 1979 e vicino alla cittadella si trova il busto di Mihai Viteazu, il primo principe regnante valacco che è riuscito nel 1600 realizzare per la prima volta l’unione di tutte le regioni abitate dai romeni.

Nelle vicinanze c’è il palazzo Csíki-Bornemissza sempre in stile neo-barocco che fu la proprietà di un ricco commerciante armeno e il palazzo che ospita la Biblioteca Teleki-Bolyai.

Poco lontano si trova la Sinagoga del 1900.

Prima della Seconda Guerra a Targu Mures vivevano circa 5500 ebrei arrivati nei pressi della città durante il principe Michele Apafy e che furono deportati durante l’occupazione nazista.

Cattedrale ortodossa l’Ascensione del Signore

E’ il più grande edificio religioso di Targu Mures, costruita nella Piazza delle Rose nel 1925-1934. Fa parte del progetto di costruzione di grandi cattedrali ortodosse in Transilvania dopo la grande Unione del 1918. Per mancanza di fondi la pittura interna fu realizzata solo negli anni 1970-1986.

Chiesa Buona Annunciazione

E’ conosciuta anche come la Cattedrale Piccola costruita negli anni 1926-1936 secondo il modello della Basilica San Pietro di Roma.

E’ tuttora contestata tra la comunità ortodossa e quella greco–cattolica.

Palazzo della Cultura

E’ costruito in stile Secessione viennese negli anni 1911-1913 e ospita collezioni di quadri e sale di concerti.

Le vetrate colorate, la decorazione interna ed esterna fa del Palazzo della Cultura l’edificio più ammirato della città.

All’interno del palazzo sono allestite le sale per il Museo d’Arte dove possono essere ammirate 2000 oggetti di pittura, scultura, ceramica, grafica, tessuti, lavori di artisti importanti romeni, oltre a 2 sale in memoria dei due più importanti sindaci della città.

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